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Le molte vicende dell'arte possono ben comprendere anche quella di un artista volontariamente sconosciuto come Franco Morelli (Ferrara 1935 - 2004) che ha strenuamente difeso la sua condizione di artista autodidatta. In maniera del tutto anticonformista ha voluto conquistarsi la libertà di dedicarsi totalmente alla pittura e soprattutto all'illustrazione. Nell'ottobre del 1945 fonda a Ferrara un Circolo Artisti Dilettanti nel quale profonde ogni energia al fine di garantire un riconoscimento a tutti quei non professionisti che non avevano potuto avere un'istruzione artistica. Per il CAD allestisce periodiche mostre collettive e conferenze. Nel 1946 fonda una sezione a Cento (Ferrara). Solo nel 1951 organizza una sua mostra personale. Nel silenzio del suo studio Franco Morelli coltiva con uguale passione la pittura e l'illustrazione, continua a creare oli, tempere e soprattutto tavole disegnate con la penna biro. La Divina Commedia è stata l'opera sulla quale è tornato a lavorare in maniera continuativa per oltre un trentennio. Questo è il vero work in progress della sua carriera d'artista, l'opera che ha segnato la sua maturità di illustratore. Il catalogo esce in occasione della mostra organizzata per la presentazione della donazione dell'intero fondo delle illustrazioni della Divina Commedia che la vedova dell'artista Luisa Bianchi Morelli fa alla Galleria d'Arte Moderna "Aroldo Bonzagni" di Cento in memoria della sezione centese del Circolo Artistico Dilettanti.